20 MAGGIO, GIORNATA MONDIALE DELLE API

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Il 20 maggio si festeggia la giornata mondiale delle api, ma in realtà cosa festeggiamo e perchè proprio in oggi?

Questa giornata è nata nel 2017 grazie ad un’iniziativa dell’Assemblea generale dell’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile.

La data del 20 maggio è stata scelta perchè coincide con la data di nascita di Anton Jansa (1734-1773), apicoltore sloveno che fu tra i pionieri dell’apicoltura moderna.

La giornata mondiale delle api si propone quindi di accendere un faro sulle api e, più in generale, sugli animali impollinatori, che svolgono un importantissimo ruolo ecosistemico e cioè quello dell’impollinazione ossia quel processo che permette, a buona parte delle piante, di produrre frutta.

Spesso si sente dire che le api sono in pericolo e minacciate ed è vero, ma questo non riguarda solo le api da miele ma tutte le api, anche quelle selvatiche che in Europa comprendono quasi 2.000 specie che svolgono un ruolo altrettanto importante nell’impollinazione ma, probabilmente perchè non producono miele, non godono della stessa considerazione delle loro “sorelle”. Ma gli impollinatori non comprendono solo le api (da miele e selvatiche), ci sono farfalle, molte specie di “mosche”, alcuni coleotteri e poi, nei paesi tropicali, anche colibrì e pipistrelli.

Da dove vengono le minacce per questi insetti che, non ci stancheremo mai di sottolinearlo e scriverlo, hanno un ruolo fondamentale nella produzione di frutta, verdura e alimenti per gli erbivori?

Le principali minacce vengono dal comparto agricolo e quindi dall’uso di prodotti fitosanitari (insetticidi, ma non solo) che causano grosse mortalità e dalla trasformazione del territorio, con aree coltivate sempre più grandi che hanno portato all’eliminazione degli elementi secondari del paesaggio come siepi, fossi, piccole zone umide, tutti ambienti importantissimi per l’alimentazione e la riproduzione di queste specie.

Poi ancora, l’espansione delle aree urbane che riduce gli spazi di naturalità e la biodiversità nel territorio, l’arrivo di specie aliene (virus, batteri, acari) e infine il cambiamento climatico, che sembra un fenomeno lontano ma in realtà è molto più vicino di quanto alcuni pensano.

Anche la nostra provincia non si sottrae a questo andamento globale e, spesso, i nostri associati denunciano elevate mortalità negli alveari in seguito a trattamenti fitosanitari o carenza di cibo in periodi che in passato garantivano il sostentamento delle famiglie delle delle api da miele.

Rispetto alle produzioni, il confronto fra apicoltori un po’ attempati e giovani è impietoso: chi fa apicoltura da qualche decennio, ricorda le produzioni di solo 30 anni fa quando qui nella nostra provincia era normale raccogliere mediamente il doppio delle produzioni attuali.

Noi come Associazione Apicoltori mantovani siamo da sempre in prima linea nella sensibilizzazione e formazione dei nuovi apicoltori verso questi temi, con una visione più aperta e legata alla comprensione dell’importanza della tutela di tutti gli impollinatori e non solo delle api da miele e crediamo che questa attenzione, unita agli sforzi che facciamo più in generale per la formazione e l’assistenza tecnica, ci abbia premiato con una crescita leggera ma costante nel numero di associati che adesso conta 240 soci per quasi 8.000 arnie: numeri di tutto rispetto nel nostro territorio.

Con l’augurio che questa giornata permetta davvero una maggiore e rinnovata attenzione vi salutiamo e vi aspettiamo ad uno dei nostri prossimi eventi.